La vita nei piccoli paesi, in un tempo neanche tanto remoto, era molto diversa da com'è oggi. Alcune anziane signore di Tercinod, che è una frazione di Gignod, ricordano come, quando ancora non c'era la televisione, la gente si riunisse nelle stalle più grandi, la sera, per chiacchierare e scambiarsi esperienze. Un tempo la gente conduceva una vita più sociale, perché dalla comunità dipendeva la sopravvivenza. A Tercinod gli abitanti si erano riuniti per acquistare un mulino, dove poter macinare il grano per fare la farina, ma anche orzo e avena per dare da mangiare agli animali. In ogni famiglia c'era una mucca, e spesso anche una pecora perché la sua lana serviva per realizzare gli indumenti, e veniva anche tinta. I bambini andavano a scuola solo per pochi mesi, perché per il resto del tempo dovevano andare a pascolare le mucche e le pecore, aiutando gli adulti. Tutto questo è molto cambiato dopo la guerra, e nella percezione della popolazione più anziana c'è la sensazione che però, in fondo, si stesse meglio prima.