Trekking invernale da Zoppè di Cadore al Rifugio Venezia.

Zaino in spalla e scarponi allacciati per salire fino a 1951 m sul sentiero ammantato di neve. La salita è graduale e, benché la neve sia abbondante non è ghiacciata, permettendo di lasciare, per il momento, le ciaspole da parte. Ha smesso di nevicare da qualche ora e le chiome degli alti abeti sono già libere dal peso della neve, il loro colore verde scuro contrasta con il biancore circostante. Tutt'intorno è avvolto nel silenzio custodito tra i cristalli di ghiaccio che parlano solo delle tracce leggere, dei piccoli animali del bosco. Dopo 40 minuti raggiungiamo il bivio che segnala il Rifugio Talamini e il Rifugio Venezia, la nostra meta. La luce si fa più decisa in quota e proietta ombre lunghe dei grandi alberi, attraverso la nostra strada. Sono ostacoli ideali e illusori, metafora dei finti problemi che ci costruiamo nella vita di città. Ci manteniamo sul sentiero 493 e raggiungiamo alcune malghe in località Tabià Belvedere a 1752 m. Adesso la via è rocciosa fino al Passo e con un'erta scoscesa conduce alla terrazza del Rifugio. Le nuvole di quota abbracciano la vetta e nel panorama si apre la valle del Boite.