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Cosa vedere in Italia > Empolese - Val d'Elsa

Mercantia, festival internazionale del quarto teatro.

Dove: certaldo
(Certaldo alto.)
Genere: eventi    cultura   enogastronomia   folklore   

Ogni anno, in un fine settimana di luglio, si svolge il festival nella parte antica della cittadina, che diede i natali, nel 1313, al novelliere Giovanni Boccaccio. Nelle vie sono allestiti palcoscenici, cornici scenografiche, esposizioni pittoriche e banchi artigianali con l'intento di intessere diversi talenti artistici, con la magica atmosfera del borgo. Dalla cinta muraria si accede dalle Porte del Sole, Alberti o del Rivellino da cui si dipartono le vie caratteristiche in selciato di pietra liscia o di mattoncini rossi, come i muri delle case, disposti a spina di pesce, per far defluire l'acqua piovana. Prospicente alla P. Alberti si trova palazzo Stiozzi, un complesso di edifici turrito e annesso all'antico fortilizio. Salendo incontriamo Casa Boccaccio, dove nelle signorili sale sono esposti documenti del centro studi e molte versioni storiche del Decameron. Fa angolo alla Piazzetta la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, in stile romanico, dove sono ospitate le spoglie del novelliere e della Beata Giulia della Rena. Prospicente all'edificio il museo di arte sacra raccoglie una collezione di opere artistiche. Un pozzo con l'arco fiorito dialoga con l'abside semicircolare della Chiesa e la via prosegue verso la Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero. Edificio antico del XIII, a causa di uno smottamento, visse il crollo dell'abside e del chiostro, ma al suo interno, si ammira il Tabernacolo di Benozzo Gozzoli. Siamo nella parte sommitale della città alta, dove domina il Palazzo Pretorio, la cui terrazza offre il palcoscenico a ballerini e funamboli. Fu il mastio del Castello dei Conti Alberti e successiva sede dei Vicari fiorentini, di cui ci parlano i numerosi stemmi di pietra o ceramica. Nelle sale sono esposte tele di Pier Francesco Fiorentino, come la Madonna col Bambino (1489), La Crocefissione (1478) e la Pietà. L'angolo con la sala da thè giapponese impreziosisce il cortile interno e la ronda sul bastione del palazzo, apre la visuale a strapiombo sulla vallata e sulla antica via Francigena.

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