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Ricordati di entrare castamente.

Dove: siena
(Pavimento del Duomo di Siena.)
Genere: eventi    cultura   

Lavorarono alle 56 tarsìe del pavimento artisti senesi che ne disegnarono i cartoni nella prima metà del '500. I disegnatori furono Sassetta, Di Bartolo, Di Giovanni e Beccafumi ai quali si aggiunse un forestiero, il Pinturicchio. La tecnica di ricomposizione delle figure fu il Commesso in cui grandi lastre di marmo senese e di colore diverso, erano assemblate per restituire la profondità e le movenze dei personaggi. Filosofi, Sibille e divinità morali accompagnano il cammino del visitatore fino all'altare. Nella prima Tarsìa è raffigurato Ermete Trismegisto (Sassetta, 1488) simbolo della Sapienza, nelle navate laterali due file di cinque Sibille nominate secondo l'origine (es. Persica, ellespontica). Nella navata centrale il Maccari rifece il mosaico del 1373 di cui rimangono le cornici laterali con figure mitiche relative alla Lupa, simbolo di Siena. Si deve al Pinturicchio, il disegno della IV tarsìa della navata centrale del 1505-06 dove la Fortuna si regge instabilmente mettendo in salvo i filosofi e in cima al colle la Sapienza e Socrate gettano gli ori dalla borsa, conquistando la saggezza. Infine Beccafumi, che nei disegni destinò quasi tutta la sua vita artistica, realizzò quattro esagoni e due losanghe secondo la tecnica del chiaroscuro in stile del Manierismo. Nel 1531 disegnò le tarsìe rettangolari di Mosè e quella della nascita del Vitello d'oro e infine nel 1546 il sacrificio di Isacco. Autori successivi sono Di Giovanni, con la Tarsìa del sacrificio dei bambini a Betlemme e la Tarsìa del Franchi che conclude il ciclo.

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