Verso Oriente.

Mater Matute, già in antico era l'approccio rivolto a est, idoneo agli scambi commerciali con i Greci. Le alture abitate dagli Alpigi, furono saccheggiate dai Saraceni e devastate da un maremoto. Di loro è rimasta traccia nella Necropoli, con le tombe a forma di utero, simbolo di rinascita, e rivestite con steli daunie, ornate di teste e scudi. Furono i montanari a tornare nel villaggio, spinti dalla ricerca di un clima più mite, nel XVI secolo. Le case bianche del centro storico risalgono alla metà del'700 e devono il loro splendore alle pietre locali calcaree. Tra queste spicca Palazzo Berecca, sede del Municipio. I lidi sono mete amate per la limpidezza delle acque e per la sabbia bianca e ciottolosa. Percorrendo il sentiero di Pini d'Aleppo si raggiunge la Baia dei Faraglioni, giganteschi archi bianchi bagnati dalle acque celestiali. Vicino al porto si osservano i ruderi di antichi frantoi, risalenti al I-V sec d. C. Il consiglio è di passare un po' di tempo con gli anziani, di cui molti hanno passato gli anni lavorativi in Germania e tengono stretto il tempo perso, parlando il dialetto che allora lasciarono e che nessuno capisce più.