Il re delle vette

Come le montagne che i bambini disegnano, Il Cervino è paragonabile a una piramide. La prima via fu aperta nel 1865 e da allora raggiungere la vetta è sempre una scommessa, una palestra di vita che mette di fronte la tenacia e che crea una grande vicinanza tra gli alpinisti che la intraprendono. A quota 4478 m la roccia è spesso ghiacciata e innevata e il vento si fa sempre più gelido, ma da lassù sei sopra ogni quota, anche delle nuvole cui affidare l'orgoglio. Dalla Chiesetta del Paese si sale fino alla Capanna Carrel, la prima tappa prima dell'ascesa più impegnativa. Qui è sistemata tutta l'attrezzatura per cucinare in un'atmosfera casalinga e intima. Al mattino si arrampica fino al Pic Tyndall a 4240 m e infine a Muttherorn a 4488 m. Chi torna a arrampicare sostiene che non ci si abitua mai al Cervino e che c'è smpre qualche brutto affare, ma non se ne può fare a meno. Nel periodo natalizio, 11 dicembre, non si può perdere L'accensione dell'Albero a Cervinia, con musica e animazione e la fiaccolata del 30 con lo spettacolo pirotecnico e l'intrattenimento musicale.