I santuari del lago di Como dedicati alle vittime della peste

Nel 1630 tutta l'Europa fu colpita dalla peste nera, che non risparmiò neanche l'Italia. La parte settentrionale fu quella più colpita, ma tutta la penisola versava in condizioni poco felici a causa del fatto che si era venuta a trovare ai margini di un impero ormai in declino. La crisi economica danneggiò il nord Italia tanto quanto la peste, che era stata portata dentro i confini nazionali dalle truppe tedesche dei lanzichenecchi. Intorno al lago di Como ci sono numerose cappelle e santuari che erano stati creati per contenere i malati di peste, per tenere le loro reliquie al sicuro. Inoltre si intendeva istituire anche dei luoghi di culto per il futuro. Ad essere interessati dalla presenza di queste strutture sacre non sono solo le rive del lago di Como, ma anche l'alto Lario e gli archi alpini. Ce n'è una a Vercana, dove si svolgono celebrazioni e messe, specie nel giorno dei morti. Le funzioni sono tenute a cura del gruppo alpini di Vercana. Ci sono inoltre persone che portano in questo luogo i propri oggetti per consacrarli o per proprie credenze, non solo legate alla religione cristiana.