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La Città-vigneto

Dove: carema
(Carema)
Genere: cultura   natura   enogastronomia   folklore   

Carema si trova all'estremità della provincia di Torino ed è situato in un luogo storicamente di confine. Si tratta di un borgo antichissimo e si hanno le prime tracce risalenti all'epoca romana, come ad esempio la pietra miliare del 40esimo miglio da Augusta, oggi Aosta, rinvenuta agli inizi del 1800 sotto l'altare maggiore della chiesa parrocchiale e oggi conservata nella Curia di Ivrea. Dall'alto di un poggio che si affaccia sulla vallata sorge la Cappella di San Rocco considerata, insieme alla Cappella Siei, una delle sentinelle della conca caremese. La cappella Siei è dedicata a San Grato, raggiunta dai pellegrini per riti penitenziali e processioni al fine di ottenere benedizioni e fecondità dei campi. Il borgo conserva l'impostazione di tipo medievale con strade strette e tortuose e le antiche case ricoperte di lastre di ardesia. Da visitare è anche la fontana di via Basilia voluta, nel 1571, dai duchi conti di Challand-Madruzzo. L'ampia vasca è sormontata da una stele in granito scuro che riporta, incisi, stemmi araldici e scritte in latino. Poco più a monte si erge la chiesa parrocchiale di San Martino, di forma ottagonale e risalente al XIX secolo; il campanile fu terminato nel 1789 ed è alto 60 mt. Poco distante da qui troviamo la fontana più antica di tutto il borgo: costruita nel 1460, dedicata a San Matteo e adiacente alla Cappella del Suplin. Era una cappella dedicata al Santissimo Sacramento, oggi chiamata 'di San Matteo', e apparteneva alla confraternita dei Disciplini; la meridiana sulla facciata riporta la data che si deduce sia quella della costruzione della cappella, ossia 1644. Dal 2005 sono stati fatti lavori di ristrutturazione per riportare alla luce lo splendore del posto, venendo utilizzata per attività di tipo culturale. A Carema è possibile ammirare la Torre degli Ugoni, la quale prende il nome dai proprietari appartenenti a un'antica e potente famiglia di epoca medievale; agli Ugoni apparteneva anche il Castello di Castuzzone, di cui rimangono poche rovine. Tra le case civili che conservano la bellezza delle architetture medievali, vi è anche la Casaforte del Gran Masun, costruzione in pietra che ospitava il presidio militare. Le colline nelle vicinanze sono state tutte terrazzate: è possibile notare i 'pilun', delle colonne a tronco di cono costruite in pietra e calce appartenenti alla cosiddetta architettura topiaria, le quali, oggi, sostengono le strutture in legno di castagno attorno alle quali si arricciano le viti, caratteristiche del luogo. Grazie alla ricchezza di vigneti, Mario Soldati attribuì al paese proprio l'appellativo di 'Città Vigneto'. Il vino di Carema è stato sempre apprezzato sin dall'epoca romana e medievale: si tratta del vitigno Nebbiolo che acquista le sue caratteristiche anche grazie alla conformazione del terreno. Il tipico vino prodotto unicamente in questa zona, entro i confini comunali, è il Carema DOC, un vino rosso dal sapore fruttato.

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