San Galgano e la spada nella roccia

Le vestigia del Medioevo hanno un cuore che pulsa ancora; basta recarsi all’abbazia di San Galgano, a Chiusdino. L’edificio domina una verde pianura, paesaggio bucolico tipico della Val di Merse. Costruito dai monaci cistercensi a partire dal 1218, venne eretto secondo i dettami dell’ordine che vietavano l’intervento di operatori estranei all’ordine medesimo. I resti della chiesa appaiono tuttora imponenti nonostante l’assenza del tetto: sopravvivono le mura, le bifore, le colonne e alcuni resti dell’antico chiostro. In un certo senso l’assenza di copertura sembra quasi aprire uno squarcio tra presente e passato. Nel medesimo sito troviamo l’Eremo di Montesiepi. Questo luogo venne scelto da San Galgano, il fu Galgano Guidotti, per trascorrere la propria vita da eremita. Qui si trova la Rotonda, una cappella chiamata così per via della propria pianta circolare. L’interno manifesta un pavimento in pietra, mentre la volta segue un affascinante motivo a cerchi concentrici bianchi e neri, in cotto e travertino. La parte più affascinante però è certamente la spada conficcata nella roccia della cappella. Si ritiene infatti che Galgano Guidotti abbia conficcato l’arma nel terreno come simbolo della propria rinuncia alla vita mondana. Ovviamente questa spada ha solleticato i più fantasiosi parallelismi, portandola addirittura ad essere accostata alla leggendaria Excalibur.