La Certosa di Pavia

Lungo la strada che congiunge Pavia a Milano, sorge la Certosa di Pavia. Si tratta di un complesso monumentale immerso nella ruralità lombarda e consta di due strutture principali: monastero e santuario. La costruzione inizia nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti e dopo una lunga costruzione, la Certosa viene consacrata nel 1497. Nel 1866 il bene entra a far parte del demanio del neonato stato italiano e dal 1968 ospita una piccola comunità cistercense. La costruzione è magniloquente, in stile gotico-rinascimentale, e si espande su un’area molto ampia (a testimonianza dell’ambizione dei Visconti). La chiesa ha pianta a croce latina e risulta divisa in tre navate ad abside. I transetti ospitano alcuni dei monumenti funebri più importanti, come quello per Gian Galeazzo Visconti e quello per Ludovico il Moro e Beatrice d’Este. La Certosa assomma preziosi esempi di “arti minori”, come il trittico di avori degli Embriachi e un insieme di vetrate realizzato da grandi maestri quali Zanetto Bugatto, Bergognone, Hans Witz e Vincenzo Foppa. Il complesso consta di due chiostri, detti grande e piccolo, entrambi delimitati da colonne riccamente decorate. Il maggiore è composto da un porticato di ben 122 arcate e su di esso si affacciano oggi ben ventiquattro celle (o casette). Ognuna di queste consta di tre stanze e un giardinetto. Il chiostro minore è collegato ad altri ambienti quali la chiesa, la sala capitolare, il refettorio e la biblioteca. L’antica Foresteria (poi detta Palazzo Ducale) è ora sede del Museo della Certosa di Pavia. Qui è ospitata la gipsoteca, assieme ai paramenti sacrali e alle numerose opere scultoree. La ricchezza del complesso, pensato sin dal principio per essere fastoso, immergerà il turista in un mondo antico e raffinato, dove la tecnica artistica viene portata all’eccellenza.