Campodimele, il medioevo nascosto sulle dolci colline

Siamo nel Lazio, in un piccolo borgo che sembra quasi vivere una vita tutta sua, lontana dalla Capitale, dal turismo di massa, dalla frenesia. Ci troviamo in una piccola oasi di pace, fatta di sapori e profumi di un tempo, accogliente, siamo a Campodimele. Posto su di una altura a 647 metri nella valle che delimita i Monti Ausoni e i Monti Aurunci nel sud della provincia di Latina. Le sue origini sono lontane e legate alla città latina di Apiola, diventa centro abitato con i Longobardi, nel VI d. C. Il nome si trasformò da Apiola, ossia api, in Campus melis. Il suo centro, cuore del borgo, custodisce interessanti testimonianze storiche come il Monastero di Sant'Onofrio del XI secolo. Proseguendo troviamo la chiesa di San Michele Arcangelo, sulla cima più alta del borgo, raggiungibile con una passeggiata. Quando fu edificata la cittadina, lì, vi era un tempio pagano. Al suo interno un bellissimo dipinto di Gabriele da Feltre del 1578. Suggestiva è la passeggiata che si può effettuare lungo le mura medievali, con le sue dodici torri ci fa rivivere la storia. Campodimele è inoltre circondato dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, area protetta di grande pregio. La sua fama però è dovuta al fatto di avere la popolazione più longeva di tutta Italia, oggetto tutt'oggi di studi scientifici.