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Agordo e dintorni, un'esperienza tra le Dolomiti

(Agordo e Rivamonte Agordino)
Genere: cultura   natura   enogastronomia   

In una conca ai piedi delle Dolomiti sorge Agordo. Essa è la cittadina forse più importante del territorio che le tributa il nome, l’Agordino. Sulla piazza principale di Agordo (Piazza della Libertà) si affacciano i principali edifici cittadini, in primis la chiesa arcidiaconale abbaziale di Santa Maria Nascente, un edificio in stile neorinascimentale riconoscibile per i due bianchi campani a cupola. Degno di menzione il palazzo Crotta-De’ Manzoni, in passato proprietà dei padroni delle miniere, ora meraviglioso esempio di grande villa veneta. Metà di questa magione è ad uso privato, mentre la vecchia zona delle stalle ospita la collezione del Museo dell’Ottica e dell’Occhiale. Piazza della Libertà è deliziata da un’enorme distessa verde, il “Broi”, che spesso ospita le manifestazioni più importanti che si svolgono in città. Da tale location si può ammirare in ogni direzione il verdeggiare delle vallate alpine e l’aguzzo profilo delle Dolomiti. Viene scontato suggerire uno dei tanti percorsi di trekking che dal borgo conducono o ai rifugi o verso uno dei fianchi montani, come l’itinerario che dal Passo Duran conduce al Rifugio Carestiato, sotto la cima della Moiazza. L’economia locale era legata strettamente alla miniera di rame sita in Valle Imperina, nell’attuale comune di Rivamonte Agordino; il centro è visitabile e racconta la storia di uno dei più importanti centri estrattivi nella storia del Veneto. Oggi come nel passato, chiunque passi ad Agordo dovrebbe assaggiare il fiore all’occhiello della produzione locale, cioè i formaggi (vaccino e caprino), prodotti a chilometro zero dalla cooperativa locale.

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