Collelongo

Nella parte centrale della Valle Longa si estende Collelongo, a testimonianza delle origini molto antiche della città vi sono i ritrovamenti archeologici. L'impianto urbanistico è tipico dei paesi a fondo valle; posta a guardia della città vi è la torre del palazzo baronale mozzata dopo il terribile terremoto del 1915. La piazza è adornata dalla villa comunale con al centro la fontana 'Villa Bella'. Nelle vicinanze è presente la fontana vecchia risalente all'ottocento, decorata di mascheroni. La chiesa di Santa Maria Nuova ha uno stile trecentesco, al suo interno conserva opere di lustro come la statua in pietra del 1692 di Sant'Antonio e quella lignea di San Rocco del 1850. Il nome Collelongo compare per la prima volta nell'abbazia di Cassino nel 1883 per indicare l'antica chiesa della Madonna a Monte. Palazzo Botticelli del 17° secolo, ospita al suo interno il museo civico archeologico dei reperti trovati sul territorio, la biblioteca comunale e il teatro. Dal museo di Palazzo Botticelli si snoda un percorso all'aperto tra le viuzze con getti di uso dell'attività contadina, la casa del tempo, ad esempio conserva costumi e oggetti di fine ottocento. La città presenta anche un teatro all'aperto decorato con quadri murali del pittore Fabio Rieti. La manifestazione più importante è la festa di Sant'Antonio Abate che si svolge tra la notte del 15 e il 17 gennaio; la manifestazione si consuma nelle case caratteristiche dove viene servita la minestra di cottone. Durante la festa per le strade vengono intonati canti antichi, all'imbrunire vengono accese delle torce con il compito di riscaldare i fedeli durante la notte. Durante la processione vengono portati a sfilare sulla testa delle conce addobbate da ragazze vestite con abbiti delle tradizione. A chiusura della festa durante la notte viene celebrata la messa, all'alba viene scelta la conca più bella e vengono data le nuove conche da addobbare per l'anno successivo. La festa si conclude nel pomeriggio del 17 con la benedizione degli animali.