L'Abbazia di San Salvatore

Abbadia S. Salvatore è un paesino situato sul versante senese del Monte Amiata. Deve il suo nome all’omonima Abbazia costruita per volere del re longobardo Rachis nel 743, sul luogo in cui, secondo la tradizione, egli ebbe un’apparizione del Salvatore. Della chiesa originaria oggi rimane solo la cripta: l’edificio e il suo chiostro benedettino, infatti, hanno subìto rimaneggiamenti nel corso dei secoli che ne hanno conferito la forma attuale. La cripta presenta un crocifisso ligneo del XII secolo, due cicli di affreschi e 24 colonne ognuna diversa dall’altra. Non si ha ancora la certezza che essa corrisponda realmente alla chiesa originaria longobarda o se sia stata costruita contemporaneamente alla chiesa superiore, la cui pianta è perfettamente simmetrica. L’abbazia fu importante per il re Rachis anche per la sua posizione strategica: essa dominava, infatti, sulla valle della via francigena, la strada che collegava i possedimenti del nord con quelli del sud. La chiesa è stata nota nel corso dei secoli perché fino al 1700 ha custodito la Bibbia Amiatina, la più antica copia integrale della Bibbia scritta in latino da San Girolamo: oggi l’originale si trova nella Biblioteca Laureziana di Firenze, mentre qui è rimasto solo un fax simile.