Piancastagnaio e la miniera di Siele

Situata nella costa orientale del Monte Amiata su una piccola pianura coltivata da castagni si estende la cittadina Piancastagnaio. Il nome della città deriva da Planacastagnaio un toponimo che prende origine dalla pianura di castagni che sono stati per secoli fonte principale nell'alimentazione del luogo. La Rocca aldobrandesca si trova nel centro storico del comune, i cui edifici sono legati alla famiglia Orsini; l'edificio si presenta con mura in pietra lavica. Attualmente la rocca è adibita a museo. La contrada di Voltaia è l'emblema dell'importanza dell'acqua; le antiche fonti di Voltaia erano un gran complesso con cannelle, abbeveratoi, lavatoi e vasche dove macerare la carne, dipingere i tessuti e fermentare il vino. Camminando per la contrada non si possono non notare i pittoreschi vicoli con stemmi e archi. Piancastagnaio è ricco fi monumenti che delineano la storia della città; la chiesa della Madonna delle Grazie si trova fuori dalla cinta muraria, all'interno sono conservati affreschi della scuola orvietana. Il santuario della Madonna di San Pietro divenne un importante luogo dopo il 1583 in seguito a eventi miracolosi verificati in correlazione a un'immagine della Vergine conservata sull'altare maggiore. All'interno si trova una sorta di galleria con affreschi di Nasini. Altro edificio sacro è la chiesa di San Francesco consacrato nel 1278 con schema francescano a unica navata, al suo interno sono presenti affreschi del trecento. Sul fianco sinistro della chiesa si trovano i resti del chiostro del convento di San Bartolomeo. L'economia si basava inizialmente sulla miniera di mercurio, la prima in Italia ad essere attivata, cessò la sua attività nel 1861. Ad oggi fa parte di un progetto di ristrutturazione del percorso per far conoscere ai visitatori la storia dei minatori e della miniera. E' possibile visitare i vari livelli della miniera, ed è possibile vedere gli oggetti che usava ogni singolo minatore per iniziare a lavorare. Il Siele ha mantenuto l'aspetto di un villaggio minerario come i palazzi, gli impianti industriali, le abitazioni, una piccola scuola primaria e una piccola chiesa. Dell'antico sito rimangono i tunnel della Galleria Emilia, visitabile in tutto il suo splendore, nelle abitazioni è presente una rappresentazione della miniera, oggetti di uso e pezzi di storia e vita degli abitanti della cittadina della miniera. La manifestazione del palio è una festa di antiche origini, consiste nel gareggiare con cavalli e vengono fatti sfilare gli stemmi delle contrade partecipanti. Il 1° novembre viene festeggiata la festa della castagna anch'essa di origini antiche, in cui vengono prodotti i piatti tipici della tradizione.