Il museo subacqueo di Pantelleria

Anfore puniche e romane abitano i fondali di Cala Tramontana. Qui le navi trovavano riparo dai venti e un buon approdo sul fondale che degrada in modo graduale verso la costa. Nel III sec a. C. vi attraccavano navi provenienti dalla Sicilia, dalla Grecia e dall'Oriente. La centralità dell'isola nel Mediterraneo era ideale per lo scambio di merci quali olio, vino, pesce essiccato e spezie contenuti nelle anfore. Nel 255 a. C. ci fu una grande battaglia avanzata dai romani per la conquista dell'isola cartaginese. Le navi affondate portarono con loro i tesori stoccati nelle stive. Da questa storia millenaria nasce il Parco subacqueo di Pantelleria esplorabile con una guida. Tutti i reperti, eccetto alcuni recuperati per motivi di studio, sono rimasti adagiati sul fondale dove sono segnalati e catalogati. Molte delle anfore sono di fattura tunisina, quindi fenicia, in esse sono stati trovati anche monete e lingotti di piombo a testimonianza del ruolo dominante che ebbe l'Isola nel commercio.