Miti del Monte Amiata

I paesini e i borghi intorno al Monte Amiata sono ricchi di testimonianze storiche ma anche di leggende. A Castel del Piano, località da cui si sale in seggiovia per praticare le piste, si può visitare uno dei primi alberi monumentali di Italia. Il Faggio secolare nel prato della Contessa. Leggenda vuole che Gherardesca degli Aldobrandeschi incontrasse di nascosto qui il suo amore Adalberto, feudatario di Chiusi. Lei fuggì da lui anche dopo nozze obbligate ma i due amanti furono scoperti e fu dato fuoco al bosco. Si salvò solo il faggio che per volere di Gherardesca, salva anche lei, fu circondato da un prato fiorito. Ripercorrere le leggende significa visitare bellissimi luoghi come il Convento della Santissima Trinità della selva a Santa Fiora, dove ci sarebbe il teschio del drago ucciso da Guido Sforza, l'Abbazia di San Salvatore edificata per ordine del Re Celeste da re Rachis, signore longobardo e la Pieve di Santa Maria de la Mula dove giunse un Santo con la mula la quale si inginocchiò, lasciando l'impronta davanti al portone.