La Villa Reale di Monza

Nel 1771 l'Arciduca Ferdinando I, figlio dell'Imperatrice Maria Teresa si stabiliva a Milano come nuovo governatore austriaco. Il ritorno di una corte imponeva la necessità di sedi rappresentative del potere. Furono affidati a Piermarini sia l'incarico di adattare il palazzo ducale a Milano, scelto come residenza urbana, sia il progetto una villa fuori città. Fu scelta Monza come luogo di villeggiatura. Piermarini realizza un edificio neoclassico adattato alle esigenze di una villa suburbana. I tre corpi principali sono disposti ad U e delimitano un'ampia corte d'onore. Lo spazio e definito in maniera razionale ed ordinata. Un viale principale, asse prospettico, porta a ovest in direzione di Milano. La decozione delle facciate si presenta molto rigorosa. L'essenzialità dell'edificio è dovuta a ragioni politiche. Vienna voleva evitare ostentazioni di ricchezza e potere in un paese occupato. Anche gli interni si accordano al principio di razionalità. Gli arredi e gli affreschi che decorano tutto il monumento sono di ispirazione classica, curati da Giocondo Albertolli. L'edificio si protende verso i giardini con vialetti, un piccolo laghetto ed un tempietto.