Un museo a cielo aperto

Lugagnano Val D'Arda è un piccolo borgo dominato dal bianco del monte Giogo e dei suoi Calanchi. Numerose sono le attrattive storiche e antropiche del comprensorio appenninico. Nella frazione di Veleia troviamo casolari immersi nel verde che poggiano le fondamenta sulle rovine dell'omonima città romana. Situato sulle colline della Val Chero, questo insediamento fu trasformato dai romani in un fiorente municipio. Nel 1747 venne rinvenuta la Tabula Alimentaria Traianea, la più grande iscrizione latina su bronzo del mondo romano, questa scoperta destò il grande interesse del Duca di Parma e Piacenza Filippo di Borbone, che nel 1760 diede inizio agli scavi e in seguito fondò il Museo dell'Antichità a Parma. Qui un tempo vi erano tutte comodità, nonostante fosse un piccolo centro abitato, c'erano delle locande e un'area di mercato nel foro con portici e un ambiente coperto nella basilica, di tutto questo però è stata persa ogni traccia. Resta la chiesa dedicata a Sant'Antonino, molto rimaneggiata, che custodisce un cibario in legno del XVII secolo. Tra i boschi della zona si conservano le tracce della storia antica del pianeta. Ci sono diverse stazioni geo-paleontologiche dove si possono ammirare fossili di tutti i tipi, il parco è un vero e proprio museo a cielo aperto, che si può ammirare semplicemente camminando sui sentieri. I tesori celati fra queste colline attraggono l'attenzione di un pubblico sempre più vasto.