Bisanzio a Ravenna

Ravenna è un capoluogo di provincia emiliano; conta 152.000 abitanti e vanta una storia straordinaria. Nel 404 diviene sede del potere imperiale ed i suoi straordinari monumenti sono oggi patrimonio dell'umanità. Ci limitiamo in questa sede soltanto a due capolavori dell'architettura bizantina. La basilica di Sant'Apollinare venne fatta edificare per il culto ariano da Teodorico agli inizi del VI secolo d. C. e dedicata a Cristo. Crollato il dominio goto passò al culto cattolico ma solo nel IX secolo assunse il nome attuale. L'esterno della chiesa è assai semplice ma molto elegante con le monofore, bifore e trifore ed il campanile cilindrico del IX secolo. L'interno della basilica è a tre navate divise da 2 file di 24 colonne di raro marmo greco dai capitelli finemente scolpiti. Le due fasce superiori sia di destra che di sinistra sono formate da 13 pannelli rappresentanti scene di miracoli, parabole e passione di Cristo. La basilica ha subito modifiche in seguito alla conquista bizantina; ai tempi di Teodorico sotto le arcate erano rappresentati personaggi cari al culto ariano, poi cancellati o coperti, sebbene qualche piccola traccia sia ancora visibile. Altro capolavoro bizantino è la chiesa di San Vitale, iniziata nel 526 sul modello della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli e terminata nel 547. Nasce come chiesa imperiale a dimostrazione dei forti legami fra Roma e Bisanzio e rappresenta una straordinaria sintesi delle due architetture. E' considerata la più bella chiesa bizantina in terra occidentale. A pianta centrale è sormontata da cupola ottagonale, il campanile risale al X secolo. All'interno si trovano 8 robusti pilastri che reggono la cupola centrale, mentre le vetrate di alabastro conferiscono uno straordinario gioco cromatico color oro a marmi, colonne, nicchie e mosaici. La decorazione della volta è divisa in 4 settori finemente ornati.