Canto a tenore e archeologia: le ricchezze della Barbagia

La regione della Barbagia in Sardegna è ricchissima di siti archeologici molto antichi, che ne fanno una meta turistica diversa dalle altre che caratterizzano il resto dell'isola. Il nome della regione deriva dal termine latino Barbaria, visto che i romani ritenevano che la gente che abitava qui fosse barbara in quanto non ne capivano la lingua. Alcuni dei siti archeologici più famosi sono: Su Romanzesu, un villaggio nuragico formato da ben 100 capanne; la necropoli di Ludurro, vicino Buddusò, dove si possono ammirare 6 Domus De Janas, case delle fate. Le tombe erano chiamate in questo modo poiché si credeva che venissero abitate da esseri fatati. Notevole è anche il nuraghe Noelle, che sorgeva al centro di un villaggio di cui però non resta molto, e il tempio nuragico di Orune. Fa parte del patrimonio immateriale della Sardegna (e dell'Umanità) il canto a tenore, che ha origine a Bitti. In canto a tenore è intonato da quattro voci maschili che si chiamano sa boche (che è la voce solista), su bassu (il basso gutturale), sa contra (il contralto) e sa mesu boche che secondo alcuni mima la voce del vento.