Sintonie conquistate

La Costa Smeralda è un nome che prima del 1960 non c'era e Cannigione era un punto di snodo tra mare e terra nel commercio del bestiame e delle merci. Il territorio era costellato da paesini di contadini e pescatori, molto attaccati alle tradizioni e alla loro semplice, grandiosa vita. L'arrivo di Aga khan fu seguito dalla contaminazione di ingenti quantitativi di soldi e di molte altre personalità del bel mondo, ricco e imprenditoriale. Vicino al litorale meraviglioso, per il colore degli scogli, la loro vivibilità e la trasparenza imparagonabile dell'acqua, furono costruite ville, alberghi e discoteche. L'impatto non fu semplice ma come in tutte le mescolanze irruente con il tempo si raggiunge l'equilibrio, al costo di fare marcia indietro. La cultura Gallurese, radicata in questa provincia, ha salvato la bellezza ambientale conservando luoghi selvaggi come Punta Salina, Barca Bruciata, Tanca Manna e Cala Bitta, che comprendono scogliere e fondali incontaminati e pescosi. La foce del fiume San Giovanni genera una zona umida dove tra le Salicornie riposano uccelli migratori con gli Aironi rossi. Anche Baia Sardinia è una nomea imprenditoriale che cambiò il porticciolo Battistoni, adibito al rifornimento di acqua dolce a La Maddalena, in un lussuoso centro turistico. In qualunque posto volete soggiornare, venite in Costa Smeralda e riparatevi a Porto Quatu, nascosto in un'insenatura e riparato dai cattivi venti.