Breve itinerario nella rocca di Gradara

Gradara si trova in una zona di grande interesse ambientale, visto che ha a poca distanza le colline del Montefeltro e il mare della riviera Adriatica. Ma ciò per cui questo borgo marchigiano è maggiormente noto è la sua rocca, molto ben conservata, circondata da due ordini di mura e da un fossato che non è mai stato riempito d'acqua. Dopo aver attraversato il ponte levatoio si giunge al cortile interno. Qui è visibile una piccola finestra con un'iscrizione latina. Essa affacciava sulle segrete e lasciava passare le grida dei prigionieri torturati, affinché tutti fossero intimoriti e così spinti a comportarsi in modo retto verso il signore del castello. Tra gli affreschi che adornano le sale interne ve n'è uno che si dice raffiguri Lucrezia Borgia. La stanza più visitata è quella in cui si racconta che vennero trucidati Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti cantati da Dante Alighieri nel suo Inferno. Una delle opere più notevoli è però la pala d'altare di Andrea della Robbia del 1484, in terracotta invetriata, formata da 48 pezzi, che raffigura la Madonna con il Bambino e Santi.