I reperti del Museo Contadino di Verdello

Negli anni Novanta il signor Andrea Baraldini, di Verdello in provincia di Bergamo, scrisse ad una trasmissione della RAI per illustrare il suo progetto. L'uomo raccontava di aver impiegato gli ultimi 20 anni della sua vita a raccogliere oggetti e reperti della civiltà contadina, con l'intento di farne un museo. A suo parere, quegli oggetti non erano cose morte di un passato remoto, ma vive testimonianze di come si viveva un tempo e soprattutto delle radici del tempo moderno. Fin dal 1981 il signor Baraldini aveva cercato di recuperare quegli attrezzi che fin dal Medioevo gli uomini hanno usato per il lavoro nei campi, e non si era limitato a metterli tutti insieme in una stanza. Aveva raccolto anche un gruppo di persone anziane che quegli attrezzi li avevano usati davvero. Questi pensionati si riunivano spesso, per riprendere in mano gli strumenti di gioventù e tornare a fare quello che avevano fatto per anni: affilare lame o costruire zoccoli. Il desiderio era riuscire a trasmettere ai più giovani il sapore della vita di un tempo, da cui è derivato il benessere di oggi.