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I Gigli di Nola

Dove: nola
(Nola)
Genere: eventi    divertimento   folklore   

I Visigoti giunsero a Nola nel 410 d. C. Le loro intenzioni erano di saccheggiare ciò che gli era necessario e dare fuoco a quello che restava dell'abitato. Ponzio Meropio Paolino, venerato dalla città, offrì se stesso ai barbari in cambio della salvezza di Nola. Fu tratto prigioniero e per molti anni tutti persero le sue tracce, ma non fu dimenticato. Al suo ritorno, si narra qualche anno dopo, fu accolto dai cittadini in una gran festa e gli portarono in dono i gigli più belli. Il 22 giugno di ogni anno si ricorda quel giorno e i gigli ci sono ancora ma di legno, alti 25 m e portati a spalla da più di cento persone. Il cerimoniale è complesso e segue una regia che termina con lo svestizione e la distruzione dei gigli stessi. Le strutture sono finemente intagliate secondo la scuola barocca e rappresentano le otto corporazioni: ortolano, salumiere, bettoliere, panettiere, barco, beccaio, calzolaio, fabbro e sarto. La barca, anch'essa portata in spalla, rappresenta il ritorno di San Paolino e insieme ai gigli giunge in piazza per ricevere la benedizione del Vescovo.

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