Villa Skirmunt è un edificio molto noto della città di Brindisi denominata 'la villa dei fantasmi'. La villa ha origini di fini Ottocento, ed è posta sulla spiaggia di Sant'Apollinare. Ad oggi è un rudere abbandonato, ma ancora ben visibile nel paesaggio. Fu costruita da Simone Skirmunt come luogo di vacanza della famiglia. L'uomo era un importante commerciante di vino che aveva il suo stabilimento a Brindisi, ma era di origini polacche. La leggenda racconta di un episodio veritiero che negli anni si è arricchito di alcuni dettagli di cui non si conosce la certezza. Pare che la padrona di casa si fosse invaghita di un giardiniere con il quale instaurò una relazione. Venuto a conoscenza del fatto il marito assoldò un assassino per eliminare l'amante. Dopo poco anche la moglie del proprietario trovò la morte nella villa: non si sa se sia stata spinta o sia stato un suicidio, ma morì gettandosi dalla terrazza sugli scogli della spiaggia. E da quel momento che il luogo sembra sia infestato e che l'anima della moglie morta aleggi ancora nella villa. L'episodio sfascia la famiglia, viene poi passata di proprietà in proprietà, fino al declino e all'abbandono. Non si sa quanto ci sia di vero nella leggenda, ma fatto sta che il luogo attrae ancora molti turisti. La spiaggia negli anni novanta fu inoltre il fiore all'occhiello della costa brindisina, un luogo moderno che a causa dell'inquinamento e delle industrie sorte negli anni settanta ha dovuto chiudere. Ed anche l'abbandono della spiaggia rende la leggenda della villa ancora più misteriosa.