Palmanova, geometrie di difesa

Sul lato nord della A4, a quasi 20 km a sud di Udine si incontra un comune che se a prima vista sembra come tutti gli altri, è sufficiente varcare una delle sue tre porte di accesso, Porta Aquileia, Porta Udine e Porta Cividale, e percorrere qualcuna delle sue vie, per accorgersi che si tratta di qualcosa di particolare. È Palmanova, borgo di circa 5.300 abitanti del Friuli Venezia Giulia nella provincia udinese, noto come la città stellata. Vista dall’alto, la disposizione dell’abitato è a pianta poligonale a stella con 9 punte costituita da una balaustra a bastione circondata da un fossato con la stessa forma. Una strada esterna segue lo stesso perimetro. Nel paese gli isolati partono a raggera da una piazza centrale esagonale, Piazza Grande, dalla quale si distendono e divergono per ogni angolo e ogni lato della figura geometrica le vie, intersecate da altre parallele a ogni faccia dell’esagono quasi a formare una ragnatela. Questa conformazione non è casuale. Il borgo è stato concepito e realizzato dai veneziani nel 1593 come Città Fortezza a scopo militare e difensivo nella zona allora di confine con gli Asburgo. Il risultato odierno è un sorprendente intreccio geometrico che nel 2017 ha collocato la città nel patrimonio dell'umanità Unesco e ne ha fatto un’attrattiva turistica e culturale di primo piano a livello internazionale.